Corso sulla Definizione della attività di pesca professionale

Presentazione;

  1. Presentazione: obiettivi del seminario : la definizione di attività di pesca professionale nei suoi vari aspetti, in particolare modo per la pesca marittima. variazioni rispetto al sistema attuale, cenni sui Regolamenti Comunitari di riferimento, oggetto del Decreto legislativo 9 gennaio 2012, n.4. regime sanzionatorio;

1. La Piccola Pesca Costiera in Italia.

Premessa:

la Piccola Pesca Costiera Artigianale, in Italia costituisce circa il 70% della Flotta da pesca ed il 47% dell’occupazione dedita alle attività di prelievo.

Ad essa si deve l’evoluzione della pesca e dell’indotto complementare all’attività di cattura.

Settori collaterali come le Trasformazione del prodotto locale, il Commercio del fresco e del prodotto tipico, la Piccola distribuzione ai mercati locali, alla ristorazione, la vendita in banchina, il Turismo, nelle sue forme di Pescaturismo e Ittiturismo hanno caratterizzano da sempre l’attività della Piccola Pesca Costiera Italiana integrando il reddito dell’attività di pesca con le attività connesse che

contribuiscono a migliorare la condizione economica e sociale dei pescatori.

1.1 Flotta, Caratteristiche dell’Impresa di Piccola Pesca;

Il Decreto Ministeriale 14/09/1999 – disciplina della piccola pesca – G.U.R.I. 8/02/2000, n° 31 definisce Piccola Pesca :

“ quella esercitata da navi di lunghezza fuori tutto (L.F.T.) inferiori a 12 metri con attrezzi da posta, ferrettara, palangari, lenze e arpioni all’interno delle 12 miglia dalla costa, nonché con altri sistemi che vengono utilizzati localmente nella fascia costiera…”;

L’ultima verifica sullo stato della Flotta da pesca italiana (dati dell’ archivio licenze di pesca del Ministero delle Politiche Agricole aggiornati al 18/09/2009) evidenzia che la piccola pesca costiera è costituita da n. 7.180 unità, per un totale di 13.400,22 GT e di 195.218,01 Kw.

I valori medi di riferimento per unità di pesca, rilevati nel 2008, sono:- GT 1,9 – KW m 27,6 – Giornate Lavorative 111 – Equpaggio. 1,6 imbarcati -.

Aspetti Occupazionali ed Economici

Dall’ultima verifica ufficiale, dati Mipaaf/Irepa, a dicembre 2008 gli addetti del settore della Piccola Pesca erano 13.722 su un totale generale di 29.349, ovvero il 47% dei pescatori italiani.

Di fatto la piccola pesca italiana rappresenta circa la metà della forza lavoro della pesca costituita da pescatori che sono spesso contemporaneamente proprietari ed armatori/datori di lavoro di se stessi.

La produzione 2008 ammonta a 258,48 milioni di euro pari a circa il 25% del totale nazionale che è di 1.082,26 milioni di euro. Il parametro, se rapportato per battello, fa emergere un dato allarmante dal punto di vista socio economico e dimostra come il segmento della Piccola Pesca Costiera italiana sia in serio pericolo mettendo a rischio il sostentamento delle migliaia di interi nuclei familiari che vi trovano occupazione.

1.4 Valenza Sociale, Culturale e Ambientale.

Da questi dati risulta evidente che l’impresa di piccola pesca è una micro impresa costituita in prevalenza da interi nuclei familiari (Padre, Figli, Parenti), artigiani della pesca il cui patrimonio di cultura e tradizione assume sostanziale valenza sociale nel territorio in cui si svolge la loro vita e il loro lavoro.

Un “Valore da Difendere, Tutelare e Promuovere”, le cui origini si perdono nella notte dei tempi, tramandato a questi pescatori dagli avi e costituito da manualità, conoscenza tecnica, cultura, scambi culturali, abitudine all’integrazione tra i popoli, rispetto dell’uomo, dell’ambiente, del mare. Il trinomio – Pesca/Ambiente/Lavoro- Valori che hanno fatto individuare nelle coste del Mediterraneo e nelle comunità marinare i centri dello sviluppo di territori fortemente apprezzati anche dal turismo internazionale.

La Piccola Pesca Costiera, in Italia così come negli altri Stati Europei del Mediterraneo, è un sistema di vita, un sistema di pesca che se fosse stato adottato nei mari di tutto il mondo nessuno oggi dovrebbe preoccuparsi delle risorse del mare e dell’ambiente marino, certamente non esisterebbe oggi una Mitsubishi con scorte di tonno rosso bastevoli per anni a soddisfare il fabbisogno mondiale, rompendo per ciò, solo per i propri interessi, equilibri sociali, economici, ambientali e politici .

Il pesce, in particolare quello del Mediterraneo, non potrà mai diventare un prodotto per la grande industria, oggi siamo tutti qui riuniti proprio per porre rimedio ai danni che sta facendo chi ci ha provato a farlo diventare tale.

L’Europa non si faccia prendere in giro, tuteli i propri mari, le proprie coste, i suoi pescatori che sono cittadini europei degni del massimo rispetto, ma lo faccia assieme ai pescatori non con chi, per professione o per altri interessi, dice di rappresentarli.

A perderci non sarebbe soltanto il Pescatore ma la Storia, il Futuro dell’Europa e la Sua Dignità. Oramai, da anni, diciamo ai nostri pescatori che devono cambiare approccio alla loro attività. Passare da “Cacciatori del mare, prelevatori di risorsa a Allevatori del mare, gestori della propria risorsa”. Il cambiamento è epocale e ci viene imposto dai fatti contingenti.

Entra in contatto con ANAPI Pesca

This is a staging environment